Quanto conta il fattore umano nella protezione del mare? Cosa bisogna fare per superare l’ormai cronico problema della carenza di personale di bordo?

Se ne è parlato sabato 11 maggio in un convegno organizzato a Livorno dall’Istituto Italiano di Navigazione nella giornata in cui è stata inaugurata la sua sezione toscana.

All’evento hanno partecipato il ministro per la Politiche del Mare, Nello Musumeci, l’amministratore delegato del centro di formazione Gente di Mare, Elena Di Tizio, il presidente dell’IIN e direttore generale di Confitarma, Luca Sisto, oltre a Luca Brandimarte, avvocato marittimista.

Per USCLAC-UNCDIM-SMACD-CASCODI, che è socio dell’IIN, il responsabile del settore yachting comandante Marco Pardini ha consegnato al ministro Musumeci un crest del sindacato. Al convegno era presente anche il vicepresidente di USCLAC, comandante Emanuele Bergamini.

Durante la giornata si è discusso di come (ri)avvicinare i giovani alle professioni del mare, della carenza di marittimi, fenomeno che con l’avvicinarsi della stagione estiva è destinato ad acuirsi nuovamente, e della formazione di nuove figure professionali nel mondo dello shipping.

Il presidente dell’IIN Sisto ha ricordato il ruolo fondamentale del sindacato all’interno dell’istituto per quanto riguarda la tutela del fattore umano.

Il sindacato rinnova il proprio impegno in favore dei marittimi, soprattutto sul fronte delle retribuzioni e della semplificazione normativa, elementi indispensabili per rendere il lavoro a bordo più attrattivo per i giovani.